Al nostro attuale stadio di sviluppo la parte della natura ‘ignota’, per usare una definizione del teosofo C.W. Leadbeater, è enormente più grande di quella nota, “poichè gli uomini non hanno sviluppato che una piccola parte delle loro facoltà.” L’uomo comune basa la sua filosofia su dati insufficienti.
L’occultismo, infatti, è letteralmente la scienza che studia ciò che è nascosto.
“Supponiamo che sia possibile l’esistenza di una coscienza capace di percepire soltanto la materia solida”, scrive Leadbeater nel suo libro Il lato nascosto delle cose, “mentre gli altri stadi, liquido e gassoso, siano per essa inesistenti, così come le forme eteriche, astrali e mentali sono inesistenti per l’uomo ordinario. Evidentemente una coscienza simile non potrebbe avere un concetto adeguato del mondo in cui viviamo”.
Anche se non tutti sono in grado di percepire la ‘parte ignota della natura’, (secondo la teosofia siamo solo a metà della nostra scala evolutiva), sin dalla preistoria alcuni individui sono stati in grado di esperire stati alterati di coscienza, e in questi stati esplorare il lato nascosto della natura.
La Terra vivente
“Non bisogna mai dimenticare che la terra stessa è vivente, che questo globo di materia è usato come corpo fisico da una vasta entità; questa non è un adepto o un deva, e nemmeno un essere molto evoluto, ma conviene piuttosto immaginarla come un elementale o spirito di natura gigantesco, per il quale l’esistenza della nostra terra rappresenta un incarnazione”.