In questo post ci occuperemo di cosa fare prima di cominciare a leggere le carte. Ci sono alcune cose che sarebbe bene prendere l’abitudine di fare regolarmente. Si tratta di cose che sicuramente conoscete, e che probabilmente molti di voi praticheranno già, almeno alcune di esse.
Queste pratiche da un lato accresceranno la vostra capacità di leggere le carte, e dall’altro renderanno più facile comunicare con gli Esseri fatati. Meditare ogni giorno aiuta le nostre capacità psichiche ad aprirsi.
Non richiede molto tempo, venti minuti al giorno.
La prima, è la praticala respirazione. Esistono molti differenti tipi di meditazione, ma questa non è la sede adatta ad esplorarli. Qui riporto la forma Jessica Macbeth, che include un semplice esercizio di concentrazione.
La respirazione
Riguardo alla posizione da assumere per la meditazione esistono opinioni differenti. Secondo alcuni, noi occidentali mediteremmo meglio seduti su una sedia con i piedi appoggiati sul pavimento o su un rialzo, se non dovessimo arrivare al pavimento. Altri, come me, preferiscono la posizione a gambe incrociate. Personalmente trovo che questa ultima consenta alla spina dorsale di assumere più facilmente una posizione eretta in modo naturale e mantenere l’ equilibrio. Provatele entrambe e decidete quale scegliere, quella più confortevole per voi. L’importante, infatti, è stare comodi.
Esercizio n.1 Respirazione
Sedetevi comodi con la schiena eretta, nella posizione che preferite. Rilassate le spalle (per farlo spingetele leggermente indietro, in modo che le scapole si abbassino naturalmente). Chiudete gli occhi.
Diventate consapevoli del respiro. Sentitelo entrare ed uscire. Prestate attenzione a come il vostro corpo si muove mentre respirate.
Mentre inspirate allargate abbassate il diaframma ed espandete l’addome, mentre espirate ritraete l’addome e spingete il diaframma verso l’alto. Per accertarvi di usare veramente il diaframma appoggiate l’indice e il medio appena sotto le costole e verificate il movimento.
Potete anche immaginate il respiro entrare attraverso l’ombelico durante l’inalazione, sentirlo risalire attraverso i polmoni. Mentre espirate, sentite invece il respiro tornare il percorso indietro facendo ‘inverso. Immaginatelo come un’onda che si allunga e si ritrae sulla battigia, dentro e fuori dal mare.
Mentre farete questo, il vostro respiro si modificherà gradualmente, diventando sempre più rilassato e profondo. Non dovete fare alcune sforzo, succederà in modo naturale. Permettete al vostro respiro di trovare il suo ritmo.
Continuate in questo modo per una decina di minuti.
La prima volta non fate altro che questo.
La concentrazione.
Quando usiamo le carte per noi stessi, esse agiscono sopratutto come uno specchio, un canale attraverso cui l’universo ci manda un messaggio, o un modo per fare chiarezza interiore in un momento di confusione. Per questi scopi, le letture semplici sono le più indicate.
Innanzi tutto, però, bisogna essere in grado di concentrarsi, perché senza questa capacità vi risulterà molto difficile creare una connessione con la carta.
Esercizio 2. Concentrazione attraverso una la forma geometrica.
Sedetevi comodi con la schiena eretta, e le spalle rilassate. Chiudete gli occhi.
Praticate l’esercizio di respirazione per cinque o dieci minuti.
Poi, scegliete una semplice forma geometrica (ad esempio un cerchio o una sfera) e un colore, sceglietene magari uno che vi aiuti a bilanciare l’energia del momento. Potete anche scegliere ogni giorno un colore diverso.
Inizialmente non cercate nelle tavole delle corrispondenze (ce ne sono di vario tipo, legate ai Chakra, alle Sephirot dell’Albero della Vita, ai Pianeti, agli Elementi). Cominciate, invece, usando la vostra intuizione. Di che umore siete in questo momento? Quale colore vi farebbe sentire meglio?
Cercate anche di non scegliere semplicemente il vostro colore preferito. Ok, potete farlo per cominciare, ma poi provatene anche altri.
Visualizzate un cerchio di quel colore. E cercate di mantenere la vostra concentrazione su di esso. Se il cerchio dovesse iniziare a dissolversi, oppure il colore dovesse iniziare a cambiare, o la vostra mente ad essere distratta da altri pensieri, quello che dovrete fare è riportare semplicemente l’attenzione all’immagine con cui avete iniziato.
Non tentate di bloccare i pensieri estranei, non otterreste nulla. Ogni volta che compare un pensiero, riconoscetelo, e tornate alla vostra immagine. Quando ne comparirà un altro, farete la stessa cosa. Vi accorgerete che col tempo i pensieri diminuiranno.
La capacità di concentrazione vi sarà molto utile quando leggerete l’Oracolo, vi aiuterà a concentrarvi sui messaggi sottili delle carte senza essere distratti da altri pensieri.
State iniziando ad esercitare anche la capacità di visualizzazione, una capacità indispensabile per praticare una delle due meditazioni che seguono (e in realtà ogni genere di esercizio occulto).
Praticate questo esercizio per dieci minuti al giorno.
La visualizzazione creativa
Dal momento che, di questi tempi, è praticamente, quasi, impossibile incontrare un essere fatato sul piano fisico ( sempre che non sia vera la teoria di Marguerite Rigoglioso) , è necessario relazionarsi a loro su altri livelli di realtà. Lo strumento principale che ci consente di accedere ad essi è la visualizzazione.
Molti credono di non saper visualizzare. E’ impossibile, perché l’immaginazione è una funzione assolutamente naturale che tutti noi pratichiamo ogni giorno. Ad esempio quando richiamiamo alla memoria dei ricordi. Provate a farlo adesso: riportate alla mente un ricordo, senz’altro a questo ricordo saranno associate delle immagini, e mentre pensate al ricordo, le immagini ad esso associate cominceranno ad apparire nella vostra mente. La cameretta che avevate quando eravate bambini; la strada che fate ogni giorno per tornare a casa dal lavoro. Certo, le immagini non saranno mai identiche a quelle che vedreste con gli occhi fisici. E credere questo è l’errore più frequente di chi si convince di non essere capace di visualizzare. Ma nessuno ha mai detto che le immagini sarebbero state identiche a quelle percepite con gli occhi fisici.
In ogni caso, le capacità di visualizzazione possono essere migliorate. Qui di seguito troverete una serie di suggerimenti.
La percezione e la capacità di osservazione. Un conto è visualizzare un cerchio, o una sfera. Un conto è un oggetto reale. Provate a visualizzare una mela. Chi non ha famigliarità con la visualizzazione, probabilmente vedrà qualcosa che assomiglia al disegno di una mela. Un disegno piuttosto schematico come quello fatto da un bambino. Purtroppo, il nostro cervello registra gli oggetti in modo schematico. Per pigrizia non si impegna ad osservare ogni volta tutti i dettagli. E’ in grado di farlo, ma siccome ha una grande quantità di lavoro da svolgere, tende a snellire le procedute. Quante volte avete visto un cavallo, o un cane? Provate a disegnarli. A meno che non abbiate capacità artistiche, il risultato lascerà molto a desiderare.
Perché ‘chi sa disegnare’ riesce a riprodurre fedelmente le forme del cane o del cavallo?
Perché loro hanno memorizzato i dettagli e voi no.
Adesso andate a prendere una mela vera. Guardatela. Guardatela più attentamente. Il picciolo. La sua forma, accarezzate il tessuto della sua buccia. Annusatela. Mordetela…
Provate ora di nuovo a visualizzare la vostra mela, con tutti i dettagli che avete osservato. Provate a immaginare anche il suo odore, il suo sapore. Ricreate nella vostra mente la sensazione che avete provato nel toccarla e nel morderla. Notate la differenza?
La Memoria. Un altro fattore importante nella visualizzazione è la memoria. Osservate la stanza in cui vi trovate. Cercate di memorizzare ogni dettaglio. I mobili. Gli oggetti appoggiati in questo momento sul tavolo o sulla scrivania. I quadri alle pareti. E via di seguito. Poi chiudete gli occhi e tentate di visualizzarla… Vi è apparsa mezza vuota, vero? Quanti dettagli avete dimenticato?
Esercizi di visualizzazione.
Esercitatevi. Stavolta invece di una mela prendete un’arancia. Oppure andate in un altra stanza osservate, memorizzate, chiudete gli occhi e provate di nuovo a ‘vedere’ la stanza, fate un giro intorno ad essa, notando i particolari di ogni lato.
Uscite, fate una passeggiata, guardatevi attorno. Poi, tornati a casa, sedetevi, chiudete gli occhi e ripercorrete con la mente l’intera passeggiata. Fate la stessa passeggiata ogni giorno per una settimana, cercando di notare e memorizzare cinque nuovi oggetti o particolari ogni volta.
Esercitatevi allo stesso modo con una fotografia. Scegliete una foto che trovate attraente. Magari trovatene una in una bella rivista di viaggi o su internet. Un luogo che vi attrae e dove vorreste andare. Osservatela, cercate di memorizzare i dettagli. Poi chiudete gli occhi e visualizzate l’immagine. Cercate di immagazzinare nella vostra mente un bel po’ di immagini: boschi, montagne, spiagge, case, antiche dimore, edifici storici, castelli, antichi templi.
Se vi esercitate, col tempo, le immagini prodotte dalla mente , somiglieranno sempre di più a quelle che vedete con gli occhi fisici. Ricordate questo: l’occhio manda alla mente una serie di impulsi che non sa riconoscere, la mente li riorganizza in un immagine famigliare, in ‘qualcosa’ che è in grado di riconoscere e quindi dice all’occhio cosa sta vedendo. Non vediamo soltanto con gli occhi, nemmeno il cosiddetto mondo fisico, vediamo anche con la mente, e la mente vede ciò che ha imparato a vedere.
Usate i documentari di viaggio, i film fantasy e quelli storici, dvd, computer, sky on demand, possiedono tutti il fermo immagine. Non dovete farlo tutti i giorni. Ma di tanto in tanto, dedicate dieci, quindici minuti a questo esercizio (quando vi capita di rivedere un film che avete già visto, per esempio).
Poi, una volta andati a letto, chiudete gli occhi e provate a visualizzare una scena del film, corrispondente solo a qualche minuto di pellicola. Fate questo esercizio prima di addormentarvi.
Ora immaginate di lavorare su un set cinematografico, siete al tempo stesso lo scenografo, il costumista e il regista del film. Scegliete un romanzo, siete liberi nella scelta, ma l’esercizio funziona meglio con i classici, i romanzi storici e fantasy, perché gli autori, per motivi diversi, tendono ad essere più descrittivi in questo tipo di libri. Leggete qualche pagina, possibilmente pagine che contengano delle descrizioni. Quindi, chiudete gli occhi ricostruite la scena, come se doveste girare un film nella vostra mente. Ricreate il set, se esterno visualizzate il paesaggio descritto nel libro, se interno la stanza con i mobili e gli oggetti che sono stati menzionati (non avete idea di come potessero essere? Benissimo, andate su internet e fate delle ricerche, andate in un museo, in Italia non mancano neanche in provincia!) potrebbe essere divertente. Poi disponete nella vostra mente gli attori, con gli abiti adatti al periodo (…idem come sopra), osservateli mentre si muovono e dialogano tra di loro.
Di esempi ora ne avete abbastanza.
Lothlòrien tema musicale. Vai al video